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Editoriale novembre 2019

Dalla Rivista far da sè

 
Pensiero far da sé in pillole
 
Essere liberi, indipendenti, creare cose a misura d'uomo, a nostra misura, a nostro piacere, a nostro gusto e preferenza. Non dipendere dalla moda o dai gusti degli altri.
 
Chi fa da sé, tiene aperto uno spiraglio, difende ancora il proprio essere individuo, non ha del tutto
“dato le dimissioni da pazzo, da ribelle, da illuso”.
 
Chi fa da sé vive nel mondo dei consumi senza accettare passivamente i suoi stimoli perché egli è, per assioma, un maestro del risparmio, del riciclo dei materiali scartati: non è mai disoccupato, visto che le sue mani continuano a creare, a costruire, a produrre, per diletto, per il piacere di fare.
 
Chi fa da sé è fiero della sua manualità controcorrente, della sua speciale individualità.
In un mondo governato da rigidi sistemi elettronici programmati, schedati, codificati, è felice del suo contrario. Ha l'immaginazione lente, la riflessione, l'indecisione e anche il ripensamento e, massima espressione di libertà, può perfino contraddirsi.
 
E mentre aspettiamo che gli esperti studino e organizzino le attività della gente in modo meno deprimente, ben venga il lavoro far da sé che assicura una piccola fetta di felicità a tutti i suoi appassionati.
 
 
Frasi tratte da editoriali scritti nel tempo da Massimo Casolaro, fondatore della rivista
 
Responsabile della pagina: Laura Pesce