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Dieci anni e non li dimostra - La storia di prima

27 novembre 2010 - 27 novembre 2020
Immutato l’entusiasmo, la voglia di innovare. Medesimi gli obiettivi e il piacere di proporre cultura e momenti di sana socialità.
Ma la storia di Archimede parte da lontano.
 
La Biblioteca Civica di Settimo Torinese nasce all’inizio degli anni ’60 e ha come sua prima sede il magazzino del palazzo civico. Nel dicembre 1963, la biblioteca viene ufficialmente intitolata a Cesare Gasti e trasferita nei locali dell’ex forno pubblico di via Giuseppe Mazzini, quindi nel complesso scolastico di via Buonarroti.
Nonostante gli iscritti al prestito, che all’inizio del 1963 erano 74, siano aumentati di un centinaio in soli due mesi, la mancanza di una sede dignitosa impediva alla biblioteca di trasformarsi nel polo culturale di riferimento per la città.
All’architetto Dario Berrino vengono dunque affidati i disegni per un nuovo edificio, destinato a sorgere nell’area verde a ridosso della ferrovia (poi piazza degli Alpini), vicino alla chiesa romanica di San Pietro in Vincoli («la pieve»). L’architetto progetterà una costruzione dalle linee sobrie, luminosa, capace di contenere trentamila libri e di ospitare iniziative culturali.
Il 1° ottobre del 1969 la biblioteca inizia a funzionare nella nuova sede.
 
In pochissimo tempo il numero degli iscritti cresce a 1600 e il patrimonio librario sfiora i 2500 titoli.
Nel 1999 la Biblioteca apre una prima sede multimediale in Piazza della Libertà: si tratta di una delle prime biblioteche multimediali in Italia, punto di riferimento per la promozione della cultura digitale in Piemonte.
Tra il 2005 e il 2008 nascono, in collaborazione con le scuole cittadine, altre tre nuove sedi multimediali: la Multi2-Gobetti, la Multi3-Calvino e la Multi4-8Marzo.
I volumi aumentano, la biblioteca è sempre di più un punto di riferimento per la cittadinanza settimese. Nasce l’esigenza di ingrandirsi: la nuova biblioteca è progettata dall’architetto Domenico Bagliani.
Il 27 novembre 2010 è stata inaugurata la nuova sede di Biblioteca Archimede, in Piazza Campidoglio, nell’area dove sorgeva la fabbrica di vernici Paramatti.
Nel nuovo edificio sono state trasferite la Biblioteca Civica e la Multimediale.
Le tre sedi decentrate sono state chiuse all’apertura di Archimede.
 
 
 
 
I DISCORSI  DELL’INAUGURAZIONE : 
Le più alte cariche dell’’Amministrazione Comunale  di Settimo Torinese, in carica a novembre 2010, così  presentavano   la nuova Biblioteca:
 
Aldo Corgiat, al tempo, sindaco di Settimo Torinese
“Ritengo sia un segnale positivo, non solo per la nostra città ma per tutta l’area riuscire ad aprire una nuova Biblioteca, un nuovo centro culturale, proprio in questo periodo. Nelle intenzioni dell’amministrazione Archimede, come suggerisce il nome stesso, si pone l’obiettivo di essere non solo una biblioteca classica ma di avere un’importante vocazione scientifica in rete e in sinergia con le più importanti università e biblioteche scientifiche italiane ed europee.”
 
Antonello Ghisaura, Assessore alla Cultura comune di Settimo
“Archimede non sarà solo una biblioteca, sarà un centro di aggregazione, un luogo dove si potrà fare comunità, sarà un luogo dove ci saranno eventi, appuntamenti, incontri tutto l’anno. Sarà un luogo vivo dove la gente andrà per incontrarsi, per studiare, per lavorare, per leggere. Sarà un nuovo cuore pulsante di questa città e di tutto il territorio circostante”.
 
Silverio Benedetto,  allora presidente del Consiglio Comunale
“Con l’apertura di Archimede, la città non si appropria solo di una straordinaria biblioteca che rappresenterà un polo culturale e scientifico di primaria importanza a livello internazionale, ma si riconsegna ai cittadini un pezzo di territorio che fino a qualche anno fa ospitava un’industria pesante come la Paramatti e dove oggi trova posto una grande piazza, nuove abitazioni di pregio, esercizi commerciali.
 
Maurizio Crosetti così raccontava di Archimede su”La Repubblica” del 4 dicembre 2010:
Quanto tempo è passato da quando il custode Oronzo vagava tra gli scaffali della biblioteca di Settimo e implacabilmente ordinava: «Sempre dritti sugli scaffali i libri, ragazzi!». Assomigliava a Franco Franchi, dunque era buffo. Ma era, allo stesso tempo, il custode di un tempio e di un rito. La vecchia biblioteca stava in piazza degli Alpini, le sfrecciava accanto il treno e davanti aveva una piccola fontana senz'acqua. C'era silenzio, e odore di carta. C'era la magia delle pagine da scoprire.
Oggi Settimo ha una grande, nuova e scintillante casa dei libri, intitolata nientemeno che ad Archimede. È la più grande della provincia, tra le maggiori d'Italia: 77 mila libri, 2 mila cd rom, 4 mila dvd, 200 postazioni internet, una sala conferenze, naturalmente tutti i giornali e i periodici: quelli li aveva anche la vecchia biblioteca, dove al pianterreno - accanto alla sala dei volumi per ragazzi - i pensionati riempivano di parole le mattine e i pomeriggi, e ancora lo faranno. Perché i libri e i giornali consolano, insegnano, confortano, ma soprattutto rendono più leggero il peso della solitudine, anche a chi solo non sembra affatto.
La nuova biblioteca sorge nell'area dell'ex fabbrica Paramatti. Un tempo, quel luogo puzzava di vernici. Non un odore sgradevole, alla fin fine, e comunque fa parte della storia anche fisica, corporea e sensoriale di Settimo: quei vapori si univano a quelli della Siva, la fabbrica di Primo Levi, anche lì vernici, e poi della Farmitalia, della Lavazza, delle Acciaierie Ferrero. Ogni punto cardinale, seguendo gli odori, ti diceva chi eri e da dove venivi. Adesso, invece, solo profumo d´inchiostro, alla faccia di chi giura che la carta è morta e che l'ucciderà uno schermo pieno di pixel.
 
 
L'INAGURAZIONE
Per festeggiare la ricorrenza, il Circolo dei Lettori e la Suoneria di Settimo organizzano per oggi e domani, notte compresa, anzi soprattutto la notte, un evento tra libri e pigiama, spazzolino da denti e sacco a pelo. Le famiglie sono invitate a trascorrere la notte in biblioteca, per ascoltare storie raccontate da scrittori, giornalisti, cantautori, attori, poeti (in ordine sparso Vecchioni e Travaglio, Geda e Favetto, Boosta e Vacis, Finardi e Curino e poi tanti, tanti altri).
 
Una festa, insomma. Anche se è bello pensare che il meglio arriverà dopo, nel silenzio e nella serena quiete di ogni giorno, quando tutti potranno vivere la biblioteca come una casa, un polo culturale d´eccellenza, un rifugio dal frastuono del mondo, a volte necessario, altre volte insopportabile. Mai una fuga, sempre un ritorno nel paese delle parole e delle idee, delle immagini e della fantasia, dei versi e dell´immaginazione
 
Sembra di sentirla, la potenza che si sprigiona da un luogo così. Ed è magnifico che accada a Settimo, quella che un tempo chiamavano "la città dormitorio" perché non c'era niente, proprio niente, salvo i palazzi, gli oratori, la Casa del Popolo, il Villaggio Fiat e il cinema porno Garibaldi. Poi è venuto il Laboratorio Teatro, animato e recitato da fuoriclasse che si chiamavano Marco Paolini, Gabriele Vacis, Laura Curino. E da quella sala buia e ripida, qualcosa ha cominciato a rotolare a valle. La biblioteca, lei sempre lì, vigile sentinella sui nostri giorni, vecchia o nuova che fosse. Che bello se stasera, all´improvviso, nel buio si sentisse avvicinare un passo appena un po' zoppo.
 
LE GUIDE
 
Eugenio Pintore ha significato moltissimo per tutto il territorio di Settimo Torinese. Qui, dal 1983 al 1989 ha lavorato come bibliotecario prima di assumere, proprio dal 1989 e fino al 1993 il ruolo di direttore della civica e dell’archivio storico della Città. Dal 2000 al 2003, infine, è stato anche Responsabile dell’unità di progetto “Istituzioni culturali della Città di Settimo”, che comprendevano la biblioteca civica e multimediale, l’archivio storico, l’Ecomuseo del Freidano, la Casa della Musica e l’allora Casa dell’Arte.
 
Riccardo Ferrari. Ha il merito di aver guidato l’imponente trasloco dai locali della Gasti, in piazza degli Alpini (dove adesso c’è l’anagrafe) a quelli di piazza Campidoglio, nella Biblioteca Archimede. Sempre alla ricerca dell’innovazione, Riccardo Ferrari diventa direttore nel 2003 dopo l’uscita di Eugenio Pintore, nominato a sua volta dirigente del settore cultura e biblioteca della Regione Piemonte. Ha lavorato anche con Paolo Messina, ex direttore della Gasti e ora direttore della Civica di Torino.
Il suo posto sarà preso nel 2017 da Franco Orsola.
 
 
I PROGETTI
I progetti della biblioteca sono numerosissimi, improntati costantemente sui temi dell'innovazione e inclusione.
Qui di seguito proponiamo solo una breve carrellata di alcune delle iniziative nate in questi anni
 
 
  • INCIPIT OFFRESI
    Ideato e promosso dalla Fondazione ECM – Biblioteca Archimede di Settimo Torinese, in sinergia con Regione Piemonte,,INCIPIT OFFRESI, è  l’innovativo format che dà agli aspiranti scrittori l’occasione di presentare la propria idea di libro ad un gruppo selezionato di esperti che, promuoveranno o bocceranno gli incipit proposti.
     
  • PAROLE IN TAZZA GRANDE
    Lungo, macchiato, ristretto, corretto, in bicchiere di vetro, in tazza grande...  Tanti sono i modi di gustare il caffè, come tanti sono i modi di gustarsi un buon libro. Una ricca occasione per parlare di libri, bere insieme un caffè e rilassarsi ascoltando le nuove proposte editoriali.
     
  • SAPERE DIGITALE
    Il progetto nasce con l’obiettivo di stimolare il ruolo cruciale che le biblioteche possono giocare a supporto dell’educazione civica digitale e della diffusione di una sempre maggior consapevolezza nel corretto utilizzo del digitale, in primo luogo per gli insegnanti delle scuole del territorio e per la cittadinanza intera.
     
  • LEIS
    Laboratorio permanente LEGO® Education che si pone l'obiettivo con mattoncini LEGO e kit di robotica educativa di stimolare creatività, e problem solving.
     
  • ARCHILEGGIAMO
    È il gruppo di lettura della Biblioteca Archimede. Il Gruppo, aperto a tutti gli appassionati di libri, con cadenza quindicinale per parlare di narrativa, classici e tanto altro
     
  • RADIO ARCHIMEDE
    strumento comunicativo flessibile, moderno ed innovativo, in grado di fare informazione ed intrattenimento in modo nuovo, dinamico, serio e professionale.
  • FESTIVAL DELL'INNOVAZIONE
    Nato nel 2013 a Settimo Torinese, una città che fa dell’innovazione il suo punto forte, grazie alle presenza sul territorio di importanti aziende in campo tecnologico e innovativo e ad un’ efficace cooperazione pubblico-privato, il Festival ha l’obiettivo di raggiungere un pubblico trasversale, dagli appassionati di temi scientifici alle famiglie di curiosi, attratti da un programma vario e divertente; dalle imprese innovative all’editoria.
     
  • ORA DEL RACCONTO
    I racconti sono dedicati di volta in volta ad un tema specifico (es. l'inverno, il natale, l'ambiente...) e sono interpretati da lettori che hanno partecipato a corsi di lettura espressiva “ad alta voce” o attori. Sovente le letture del giovedì sono seguite da attività creative manuali che coinvolgono i bambini ed i loro genitori.
     
  • 7WEB.TV
    L'ultima nata fra le innovazioni di Archimede. La rete televisiva dedicata alla cultura.
E la storia continua…
Vi abbiamo voluto  ricordare alcuni momenti per noi importanti.
Se anche voi avete un ricordo particolare di questi dieci anni con Archimede, inviatecelo in posta elettronica all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., con gli auguri alla Vostra Biblioteca 
Lo aggiungeremo alla nostra storia