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E' autunno cosa leggiamo? Parte seconda

Consigli di lettura per la stagione in corso
 
Ninfee nere, di Michel Bussi
Collocazione 8G BUS
A Giverny, in Normandia, la casa di Monet, e in particolare il giardino e il celeberrimo laghetto delle ninfee più volte ritratto dal grande pittore, sono meta di turisti e appassionati d'arte. È in questo quadro idilliaco che l'ispettore Laurenç Sérénac si trova a dover risolvere il caso dell'omicidio di Jérôme Morval, insigne chirurgo oftalmologo, trovato ucciso con un bizzarro rituale sulle rive del ruscello fatto costruire da Monet, deviando il corso di un fiume, per alimentare appunto il laghetto delle ninfee. Gli indizi sono pochi e contraddittori, una strana omertà regna in paese, si scava nelle ombre della vittima, nel giro dei mercanti d'arte, si viene a sapere che Morval era un appassionato di impressionismo da anni sulle tracce di un Ninfee di Monet, una misteriosa ipotetica ultima tela del maestro mai ritrovata, ma quanto all'omicida la polizia brancola nel buio. L'unica che sembra disposta a collaborare con le indagini è Stéphanie, la bella maestra di Giverny, di cui l'ispettore puntualmente si innamora. Salvo il fatto che Stéphanie è anche la moglie del sospettato numero uno. La faccenda si complica quando torna alla luce un analogo delitto commesso nel 1937, un bambino trovato ucciso con le stesse modalità nello stesso identico punto... 
 
La capanna dello zio rom, di Andrea G. Pinketts
Collocazione 853.9 PIN
Milano, novembre 2016: torna per l'ultima volta Lazzaro Santandrea e lo fa in grande stile. "Specialista delle resurrezioni", non è un tipo che se ne va: di solito arriva. Arriva al momento giusto. E anche in questo caso piomba nel bel mezzo degli eventi. O sono gli eventi a piombare su di lui, impegnato a innamorarsi di una ragazza dall'oscuro presente? Ossitocina ha i leggings e un cane, Lou Reed, addestrato a farle la spesa al supermercato. Per Lazzaro è un colpo di fulmine. Con conseguenze devastanti. Loden assassini, parka assetati di sangue, reggicalze letali, giacche da camera a gas esilarante: la cabina armadio di Pinketts è un guardaroba teatrale di lusso inventivo. E Lazzaro questa volta finirà coinvolto in un delirio senza precedenti, tra le fiere di Milano e la Fiera del Libro di Bucarest, con gemelli incendiari, latinisti allo sbaraglio e regolamenti di conti con le forchette di plastica, in compagnia di giornalisti d'assalto, mercenari vestiti da suora e vecchi amici orfani di guerra e di madre. 
 
L'annata memorabile del Beaujolais, di Gabriel Chevallier.
Collocazione 843.9 CHE
La vendemmia era stata abbondante, il vino si prevedeva eccellente. C'era di che rallegrarsi nella provincia francese del Beaujolais in quell'ottobre assolato del 1923. Chi avrebbe mai potuto dire che i fatti che seguirono sarebbero stati riportati dalla stampa dell'epoca come "Gli scandali di Clochemerle"? La verità è che se non ci fossero stati a Clochemerle un sindaco baffuto e progressista, un curato rubizzo e indulgente, un maestro di scuola dall'alito pestilenziale e un'allampanata zitella inacidita di nome Giustina Putet, senza dubbio non ci sarebbero stati in quella graziosa località né sacrilegio né sganassoni, o quantomeno non in misura superiore all'abitudine. Cosa stanno escogitando il sindaco Piéchut e il maestro Tafardel di così sconvolgente per il piccolo paese? Riuscirà la signorina Putet a difendere il buon nome e il pudore delle Figlie di Maria? E il curato Ponosse saprà convertire alla ragione quella massa di rissosi vignaioli che compongono il suo gregge? È il primo dei tre volumi della saga di Clochemerle. 
 
Biscotti e radici quadrate, di Eugenia Cheng
Collocazione 510 CHE
Che cos'è la matematica e come funziona? Ha qualcosa a che fare con il taglio di una torta? Eugenia Cheng, esuberante professoressa di Matematica Pura all'Università di Sheffield, in questo libro mette a disposizione la sua esperienza di docente per spiegarci la bellezza e la logica di questa disciplina, impastandola – è proprio il caso di dirlo – con la sua forte passione per la cucina e in particolare per la pasticceria: così come per cucinare un dolce è necessario conoscere gli ingredienti e il procedimento, per capire che cosa sia la matematica e fare matematica sono necessari ingredienti – numeri, figure geometriche, operazioni – e capire in che cosa consiste il metodo. Quello che ci spaventa di questa materia è l'astrazione, dunque la Cheng cerca di farci digerire i concetti astratti attraverso l'analogia: attività semplici e quotidiane come cucinare, leggere un cartello stradale, correre hanno molto in comune con numeri primi e dimostrazioni. Così passando da una crema pasticcera a un assioma, da una torta allo zenzero alla teoria delle categorie questa straordinaria e appassionata cuoca/professoressa rende fragrante, desiderabile e cremosa la temibile, spaventosa, algida matematica. 
 
Mi piace camminare sui tetti, di Marco Franzoso.
Collocazione 853.92 SER
Su una spiaggia alla foce del Tagliamento, una famiglia come tante trascorre l'estate tra grigliate sotto le stelle, caccia ai granchi in riva, gelati e aranciata fresca. Gianni, il padre, va e viene dalla città; Anna, la madre, passa il tempo sotto l'ombrellone, fa le parole crociate cullata dalla musica degli Abba mentre i figli giocano sul bagnasciuga. È allora che tutto cambia: un attimo, una distrazione, e la vita non sarà più la stessa. Era il 1980. Per Bruno ed Emma quello è stato l'"anno brutale", l'anno in cui loro, i figli, si sono ritrovati a raccogliere i cocci di una famiglia distrutta e riempire i vuoti sostenendosi a vicenda, mentre i genitori e il mondo intero andavano alla deriva. Adesso sono grandi, Emma è diventata mamma, Bruno si occupa di impianti fotovoltaici e cammina sui tetti scrutando le finestre dei palazzi di fronte cercando di immaginare la vita delle altre famiglie, quelle felici. Da lassù il passato sembra lontanissimo, ma basta una telefonata per farlo tornare: dopo trent'anni di assenza, il padre in fin di vita vuole farsi perdonare e chiede un'ultima cena intorno al tavolo, "come una famiglia vera". Con una voce attenta e sensibile, Marco Franzoso racconta attraverso una storia di legami profondi e illusioni infrante un'Italia che cambia all'improvviso. E dove l'unico modo per resistere è stringersi l'un l'altro, nonostante tutto. Per trovare le vie possibili di una riconciliazione tardiva. 
 
Sesso, amore e croccantini, di Flavia Borelli
Collocazione 853.92 BOR
Storia d'amore (e sesso...) fra Giuda, giovane gattone di campagna, bello, un po' magico e grosso come una lince, e Micioara, matura gattina di città, dalle zampe lunghissime e il manto nero, ammaliante come una pantera. Esasperata dal perenne calore della micia, che da tempo reclama il suo diritto all'amore, la "padrona" di Micioara richiede in comodato d'uso un rustico gatto maschio. Nonostante una sua vita mondana, la donna è la tipica signora sola di mezz'età con gatto, anzi gatta, e desideri analoghi a quelli della micia, cui tuttavia sembra aver rinunciato da tempo dopo una serie di sventure sentimentali. Le amiche e gli amici che fanno da coro ipotizzano che se la micia riuscisse a risolvere i suoi problemi amorosi si romperebbe l'incantesimo malefico che accomuna gatta e umana, che finalmente potrebbe uscire dalla sua solitudine. Nel corso di una sola, lunga giornata, esaltante per la micia e per il gattone, meno per la povera "padrona", mentre Giuda e Micioara si danno da fare tra tonnellate di croccantini, vetri rotti e urlacci, la donna deve comunque recarsi al lavoro, tra telefonate e perentorie suonate di campanello, proteste dei vicini e schiamazzi. Durante ore per lei massacranti, riaffiorano così i ricordi di una vita: felicità, tristezze, episodi comici, lutti. Ma cala finalmente la notte. E chissà che Giuda non abbia rotto l'incantesimo... 
 
La custode di mia sorella,  di Jodi Picoult.
Collocazione 813.6 PIC
Anna non è malata ma è come se lo fosse. A tredici anni è già stata sottoposta a numerosi interventi chirurgici, trasfusioni e iniezioni in modo che la sorella maggiore Kate possa combattere la leucemia che l'ha colpita in tenera età. Anna è stata concepita con le caratteristiche genetiche per poter essere donatore di midollo per sua sorella, ruolo che non ha mai messo in discussione ma che ora le diventa, di colpo, insostenibile. Perché nessuno le chiede mai il suo parere? Anna prende una decisione per molti impensabile e che sconvolgerà la vita di tutti i suoi cari: fa causa alla sua famiglia. Un romanzo su un tema difficile e doloroso. 
 
Cabaret Biarritz, di José C. Vales
Collocazione 863.7 VAL 
Nella Parigi del 1938, Philippe Fourac è il direttore e proprietario de La Fortune, una casa editrice dai toni popolari che si rivolge principalmente a un pubblico di signore benestanti. Nemico degli autori avanguardistici e dei tomi arcigni «che puzzano di letteratura», Fourac è alla ricerca costante di fatti e argomenti i cui aspetti «più truculenti, sanguinari e morbosi» possano essere trasformati, da una buona penna, in un romanzo di successo. Quando conosce Georges Miet, un giovane scrittore zoppo, quasi cieco e con più pulci dei ratti di Saint-Germain, il direttore capisce immediatamente che quel ragazzo malconcio è disposto a fare qualunque cosa pur di guadagnarsi da vivere con la scrittura. E così nasce il progetto «Cabaret Biarritz». Fourac incarica Miet di scrivere un romanzo «serio ma appetibile» sui drammatici fatti che una decina d’anni prima, precisamente nell’estate del 1925, scossero l’elegante località turistica di Biarritz, nel sud della Francia. Gli articoli di cronaca dell’epoca pubblicati su La Petite Gironde parlavano del corpo di una donna rinvenuto con una caviglia incastrata in un anello d’ormeggio del porto. Un caso rubricato dalla polizia tra i soliti tragici incidenti di «una notte di bagordi in Côte Basque». Arrivato a Biarritz, Miet intervista gli amici e i conoscenti della vittima, dopodiché passa al setaccio le maliziose ballerine del cabaret Les Sirènes, i ricchi vacanzieri di stanza al Casinò Bellevue, e una schiera pressoché infinita di governanti, gioiellieri, lanciatori di coltelli, artisti omosessuali e becchini. Più le dichiarazioni aumentano, tuttavia, più il mistero si infittisce. Quando scopre che i cadaveri di altre due persone erano già stati rinvenuti in circostanze molto simili alla prima vittima, la polizia inizia a pedinarlo e il suo editore gli intima di tornare a Parigi. Solo, impaurito e senza il becco di unquattrino, Miet è convinto che tre delle persone che ha intervistato – il giornalista locale conosciuto come «Vilko», il fotografo Marcel Galet e l’aristocratica e seducente Beatrix Ross – sappiano molto più di quello che gli hanno raccontato. Il problema è inventarsi un modo per convincerli a parlare.
 
Occhio per occhio, di Massimo Galluppi
Collocazione 8G GAL
Napoli, settembre 2013. Tra gli arbusti e i cespugli mal curati che dal lato del mare fi ancheggiano viale Dohrn – a pochi passi dal Circolo del Tennis in cui ha presentato il suo ultimo libro – viene ritrovato il corpo senza vita di Giorgio Cobau, giornalista triestino della Stampa, corrispondente di guerra e specialista dei Balcani. All’altezza del cuore due colpi di proiettile sparati a bruciapelo. Chi l’ha ucciso? E soprattutto, perché? L’inchiesta condotta da Raul Marcobi, capo della squadra omicidi di Napoli, si rivela fi n dall’inizio difficile e insidiosa. Le indagini si muovono in più direzioni: dai possibili rapporti tra la mafia slava e quella partenopea, a una tangente pagata per la concessione di un appalto, fi no a storie di vecchie e nuove rivalità tra serbi e croati. Il team investigativo batte tutte le piste possibili, scavando in un passato di odio, vendette e oscuri segreti le cui radici affondano nella storia di una Jugoslavia votata alla dissoluzione. Gli sviluppi dell’inchiesta conducono Marcobi dalle strade di Napoli a quelle di Madrid, Belgrado, Roma e Parigi, dove incontrerà uomini e donne che si riveleranno fondamentali per la scoperta della verità: un ex calciatore dalla vita turbolenta, un clochard algerino con la passione per Rimbaud, un prete di periferia di larghe vedute, una giovane serba segnata dalla tragica storia della sua famiglia e del suo paese... Solo al termine di un’indagine estenuante, Marcobi e la sua squadra riusciranno a svelare il mistero alla base dell’omicidio di Giorgio Cobau. La soluzione del caso, però, non sarà priva di ripercussioni. 
 
Un caso bizzarro per il commissario Carra, di Claudio Arbib e Rodolfo Rossi
Collocazione 8G ARB
La dodicenne Maike Hagg, figlia di un paziente psichiatrico, muore nella cantina dell'ospedale di Gaustad, ad Oslo, nel 1988. La polizia, dopo le dovute indagini, conclude che si è trattato di un incidente: la ragazzina è caduta dalla scala, battendo la testa sul pavimento. Poco prima che il fatto cada in prescrizione, Emmy Hammer e Aud Johnsen si incontrano per la prima volta dopo venticinque anni. Rispettivamente figlie di un primario e di un altro paziente psichiatrico, Emmy e Aud conoscevano bene Maike. All'epoca si erano spesso trovate tutte e tre a giocare per i corridoi dell'ospedale. L'incontro tra le due donne si rivela inquietante e pericoloso: una tra loro sa troppo e forse è arrivato il momento di fare i conti con la verità a lungo sepolta... 
 
Responsabile della pagina: Giulia Sampieri