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L'editoriale di maggio 2017

Dalla rivista Dalla rivista STYLE Magazine
Dalla rivista STYLE Magazine supplemento al Corriere della Sera
 
QUEI BRAVI RAGAZZI
SI SA CALCISTICAMENTE abbiamo il Piave nel sangue. Dateci una Caporetto, metteteci spalle al muro e risponderemo da eroi. E' successo ai Mondiali dell'82 e del 2006, iniziati tra i veleni e finiti in gloria. Lo conferma questa grama contingenza economica che ha prosciugato casse e sogni. Non siamo più in grado di attrezzare sfide scudetto a base di Platini e Maradona. La necessità ci ha costretti ad aguzzare l'ingegno. Così, arginando per una volta la tentazione del talento esotico, abbiamo dato più credito ai nostri giovani. E ci siamo accorti che l'apparente ripiego può trasformarsi in una rinascita. Come è successo alla Germania, dopo il deludente Mondiale 2006.
Quest'estate Roberto Gagliardini, 23 anni, era una riserva dell'Atalanta, reduce da sofferte esperienze in serie B. Oggi è la più bella sorpresa della stagione, passato all'Inter per oltre 20 milioni di euro e nel giro della Nazionale maggiore. Con lo stesso coraggio e la stessa resa, l'ottimo Gian Piero Gasperini ha lanciato i baby Mattia Caldara (classe 1994), Andrea Conti (1994), Leonardo Spinazzola (1993) Andrea Petagna (1995).....E premono già le nuove proposte, tipo Alessandro Bastoni(classe 1999): fisico bionico, personalità alla Leonardo Bonucci. I giovani non sono solo futuro e ricavi, sono anche un presente d'alta classifica: questa è la sfida vinta dall'Atalanta. Gigio Donnarumma (1999), portiere prodigio desiderato da tutta Europa, è già da tempo il presente del Milan, Manuel Locatelli (1998) lo sta diventando. Federico Chiesa (1997), figlio dell'ex viola Enrico, è ormai un punto fermo della Fiorentina, come Federico Bernardeschi (1994). E' figlio d'arte anche Federico Di Francesco del Bologna (1994). Suo padre Eusebio Al Sassuolo si è << laureato >> nella cura di talenti: Domenico Berardi (1994), Matteo Politano (1993), Lorenzo Pellegrini (1996), Federico Ricci  (1994) ….C'è  un filo rosso che collega questi campioncini. Caldara legge i classici russi, Chiesa studia inglese da quando aveva cinque anni e va all'Università, Daniele Rugani lo strigliano perchè picchia poco, Donnarumma vive in un convitto e twitta all'amico Belotti che twitta all'amico Immobile...
Sono la generazione post-Balotelli, neo paladini della normalità seguita agli eccessi. Come se la forbice che si è abbattuta sulle spese esagerate del calcio avesse tagliato anche creste, orecchini e divismi vari. All'orizzonte monta una giovane onda azzurra, la aspettiamo come surfisti pronti a cavalcarla al Mondiale di Russia. La speranza è un gioco da ragazzi.
Di Luigi Garlando
 
 
Responsabile della pagina:Renata Erle