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Cibo angelico - 12 settembre 2019

Cos’è il teatro?
Una scatola vuota ma piena di senso. 
(Mariella Fabbris)
 
Riparte la rassegna Parole in tazza grande con
CIBO ANGELICO
Cena e racconto di e con Mariella Fabbris
Tratto da "I volatili di Beato Angelico" di Antonio Tabucchi
 
12 settembre 2019, ore 20.00
Biblioteca Archimede - Piazza Campidoglio 50 - Settimo Torinese
 
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti
prenotazione obbligatoria
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | tel. 0118028722
 
Durante la cena-racconto sarà possibile acquistare il libro "Nelle case, nelle fabbriche, in scena. Il teatro fatto a mano di Mariella Fabbris".
 
MARIELLA FABBRIS E IL SENSO DEL TEATRO
da un'intervista di Filippo Bordignon (testo completo disponibile su <http://www.fitainforma.it/67-2019/giugno/187-cultura>)
Basterebbe aver assistito a una rappresentazione del suo Cibo angelico per comprendere la caratura artistica di Mariella Fabbris. La formula è tanto semplice quanto stupefacente: l’attrice settimese mette in scena il racconto I volatili del Beato Angelico di Antonio Tabucchi e, durante la narrazione, prepara un piatto della cucina povera per gli spettatori. Le location sono le più disparate purché con una cucina attigua: dall’agriturismo alla fattoria didattica, dalla casa privata ad alberghi stellati.
L’invidiabile tecnica recitativa della Fabbris, unita a un talento personale bagnato alle sacre fonti del carisma, fanno del Cibo angelico una lezione di teatro originalissima che sfocia nella performance e nell’happening. La totale naturalezza con la quale l’attrice manovra le materie prime inoltrandosi al contempo nella narrazione incanta lo spettatore di ogni età e determina, a seconda della circostanza, un esito imprevedibile ma sempre entusiasmante che risulta più coraggioso di tanto teatro di ricerca contemporaneo. 
La biografia della Fabbris, cofondatrice di quel Laboratorio Teatro Settimo che dalla fine degli Anni ’70 al 2000 fu una delle esperienze più significative del teatro italiano, vanta felici ramificazioni nelle vesti di regista, drammaturga, sceneggiatrice per docufilm, attrice per il cinema e insegnante in laboratori certamente consigliabili a chi voglia forgiarsi attraverso l’esempio di un Maestro maiuscolo. 
Travolgente, imprevedibile, sempre vestita da un dettaglio di rosso, la Fabbris è un’intellettuale col sorriso, una donna che ha calcato i palcoscenici di mezzo mondo come pure le fabbriche, le scuole e ogni luogo in cui è richiesta la sua apparentemente inesauribile energia. Chi ne ha testato il valore artistico sa bene che i suoi spettacoli sono esperienze multi-sensoriali che impiegano il teatro come punto di partenza per un discorso sull’essere umano di rara profondità.
 
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