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Chi siamo

Un’altra casa editrice?
 
Il contesto editoriale librario in Italia (dati ISTAT 2016)
 
  • Numero di editori in Italia: 1500
  • + 7% rispetto al 2015, quasi 100 unità in più; l’86% non pubblica più di 50 titoli/anno. 
    Il 54,8% sono “piccoli editori” e producono al più 10 opere in un anno e il 31,6% sono “medi editori” che producono in un anno da 11 a 50 opere.
  • Il 13,6% sono “grandi editori” e producono oltre 50 opere l’anno, pubblicano il 76,1% dei titoli pubblicati e producono l’86% delle copie stampate: offerta 14 volte superiore a quella dei piccoli editori per titoli proposti e 31 volte maggiore in termini di copie stampate (nel confronto con gli editori di medie dimensioni il rapporto è rispettivamente i 4 a 1 per i titoli e 7 a 1 per la tiratura). Mentre i piccoli editori hanno pubblicato 4 titoli e stampato 4mila copie l’anno ciascuno, i grandi marchi hanno prodotto 228 libri, con tiratura media di oltre 500mila copie per editore.
  • Numero di titoli pubblicati:  61.188 titoli (aumentano del 3,7%)
  • Numero di copie stampate: 129 milioni (circa 2mila copie per titolo, circa due per cittadino italiano, in riduzione del 7,1% rispetto all’anno passato): si pubblicano più libri ma si stampano meno copie; in controtendenza la sola editoria per ragazzi (tiratura +6,6%)
    Il 23,2% degli operatori attivi del settore ha dichiarato che oltre la metà dei titoli pubblicati è rimasta invenduta; la quota, in leggero calo rispetto agli anni precedenti (quando superava il 25%), è risultata più elevata per i piccoli editori (28,5%) mentre ha dichiarato una giacenza e un reso superiori alla metà dei titoli pubblicati il 19,3% degli editori di medie dimensioni e il 10,8% dei grandi marchi.
Gli e-book (dati Istat 2016)
  • Il 35,8% delle opere pubblicate – circa 22mila titoli – è stato proposto anche sotto forma di e-book (erano quasi 17mila nel 2015, pari al 30% delle opere pubblicate a stampa e circa 15mila nel 2013, pari al 21,1%) secondo i dati forniti da Istat. Tale percentuale sale al 37,2% per le opere in ristampa e supera il 53% per i testi scolastici.
  • I titoli per i quali si rende disponibile l’edizione digitale sono soprattutto quelli dei libri di avventura e libri gialli (per cui gli ebook arrivano all’82,7% dei volumi a stampa), seguiti dai testi di informatica (59,5%), dai libri di attualità politica, sociale ed economica (51,4%) e dai testi di matematica (47,4%).
  • L’88,3% dei libri disponibili anche in formato digitale è stato pubblicato dai grandi editori, i quali sono in grado di offrire anche la versione e-book per il 42% delle opere che pubblicano a stampa.
  • Il 14,3% degli e-book presenta contenuti o funzionalità aggiuntive rispetto alla versione a stampa della stessa opera (collegamenti ipertestuali e applicazioni audio-visive o multimediali): 3.141 opere (2.923 nel 2015), il 90% delle quali è stato pubblicato da grandi editori. Per il resto si tratta invece di semplici trasposizioni su supporto digitale dello stesso testo stampato su carta.
Un dibattito recente
“La Stampa” ha ospitato alcune prese di posizione sulle vicende editoriali italiane:
  • 23 settembre articolo di Bruno Ventavoli, direttore di “Tuttolibri”
  • 24 settembre, risposta di Stefano Mauri, Gruppo Editoriali GEMS Mauri Spagnol (Bollati Boringhieri, Chiarelettere, Corbaccio, Garzanti, Guanda, La Coccinella, Longanesi, Editrice Nord, Ponte alle Grazie, Salani, Tea, Limina, Tre60, Vallardi)
 
“Cari editori, stampate meno libri”
Decine di richieste ogni giorno. Peccato che la maggior parte non abbiano la minima possibilità di essere recensiti. Non perché non siano belli, stimolanti, incuriosenti. Ma semplicemente perché sono troppi.
Le librerie hanno spazi fisici limitati, il volume nuovo scaccia quello vecchio (…) spesso, il cattivo uccide il buono. A meno che non sia bestseller, in poco tempo
 
“Non stampiamo troppi libri: su 3 mila proposte ne scegliamo una”
Prime lamentele degli umanisti relative a un eccesso di produzione libraria risalgono al Rinascimento, all’indomani dell’invenzione della stampa.
Perché in un Paese dove sono sempre meno coloro che leggono e ancora meno quelli che comprano libri esce un nuovo titolo ogni otto ore, per un totale di settantamila ogni anno?
(…) nuovi editori che vogliono tentare l’avventura, (…) dilettanti che fanno (anche) gli editori in perdita, perché è un mestiere affascinante. E infine c’è il self-publishing che di questi tempi moltiplica ulteriormente le novità pubblicate senza alcuna selezione. Questo rende sovrabbondanti le pubblicazioni rispetto alla domanda.
Se da una parte il mercato non cresce, e dunque ci si dovrebbe aspettare una riduzione di risorse e quindi di titoli nuovi, dall’altra il digitale moltiplica le fonti di ricerca per gli editori, le nicchie e i canali, rende possibili tirature più limitate e attraverso i motori di ricerca e l’e-commerce, grazie al fatto che il nostro settore ha una antica tradizione di catalogazione, rende facilmente accessibili
 
CHI SIAMO
Noi non partecipiamo a contese. Non c’infiliamo nella mischia. Noi non siamo “un’altra casa editrice”.  Noi siamo Archimedebooks Edizioni
Il nome, lungo ma evocativo, richiama la vocazione scientifico-tecnologica della Biblioteca Archimede, di Fondazione Ecm (si pensi al Festival dell’Innovazione e della Scienza) e del territorio settimese (le fabbriche e la Siva, per citarne un paio).
Archimedebooks è crasi Archimede / e-book
I colori guida del logo collegano Archimedebooks a Archimede, Radio Archimede, Festival della Scienza e dell’Innovazione, LEIS Lego Education
 
La distribuzione dei libri avviene attraverso vendita o messa a disposizione a prezzo simbolico
I canali: piattaforme quali Bookrepublic, Ibs, Mondadoristore, Lafeltrinelli, Amazon ed eventualmente il sito di Archimedebooks