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Le biblioteche, motore culturale di quartiere

Se i luoghi della cultura sono chiamati a tenere insieme la società

Venerdì 21 ottobre, dalle 10.00 alle 11.30, la Biblioteca Archimede ospita l’evento “Le biblioteche, motore culturale di quartiere. Se i luoghi della cultura sono chiamati a tenere insieme la società”.

Intervengono Silvano Rissio, Stefania Leotta, Loredana Prisco, Pasquale La Colla, Fondazione ECM Settimo Torinese
Conduce Francesco Caligaris, Laboratori Bibliosociali

Le biblioteche sono uno degli spazi pubblici più interessanti nei nostri paesi e quartieri. Sono inclusive perché aperte a tutti. Sono sociali perché luogo dello scambio e dell’incontro per eccellenza. Si rivelano poi in molti casi motori di rinascita culturale dei territori. Sempre più la loro offerta va oltre il prestito di libri, l’aiuto nei compiti, l’arricchimento del tempo libero, ponendosi come presidio della comunità, calmieratore di ansie, canalizzatore di energie. Le biblioteche sono oggi punto di innesco per un welfare culturale, in grado di animare territori segnati da povertà relazionali.

L’evento si svolgerà presso la Biblioteca Civica Multimediale Archimede, Piazza Campidoglio 50.

L’incontro potrà essere seguito anche online. Gli iscritti riceveranno il link per collegarsi.

Evento gratuito, è richiesta l'iscrizione a questo link:

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSftmpzCsT0qeg9GfBrOtvlGXUgDa2Y71tP_WpmWi4IWs-OCxg/viewform

Per informazioni:

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  / 011 3841048

 

L’incontro è inserito all’interno del Social Festival Comunità Educative - Ci vuole una città per fare una scuola,un festival in tre giornate per sostenere la funzione sociale della Scuola, con l’obiettivo di fare di ogni città una grande comunità educativa. Dibattiti, workshop, laboratori, cene conviviali per dare solidità e futuro all’alleanza educativa tra le scuole e i loro territori. 

Evento promosso da Comune di Torino, Città Metropolitana di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, insieme alla rivista Animazione Sociale.

La Scuola, malgrado le criticità che da anni la attraversano, resta l’istituzione centrale per la crescita educativa e la convivenza sociale. La Scuola è un servizio di welfare fondamentale, il grande bene comune di una città. Nelle classi ogni giorno si decide che forma avrà la città di domani: il suo grado di democrazia e coesione sociale, il suo capitale umano. E più di tutto si mettono i mattoncini per costruire le chance di emancipazione che avranno bambine/i e ragazze/i che vivono in famiglie o situazioni disagiate.
Ma senza la città una scuola non ce la fa, ci vuole una città per fare una scuola. Perché nelle aule – ogni mattina – entra il mondo con le sue contraddizioni. Come può la scuola, da sola, farsi carico delle diversità, e spesso disparità, che caratterizzano bambine/i e ragazze/i e le loro famiglie?
Per essere luogo di crescita inclusiva, la scuola ha bisogno della città: delle sue politiche, delle sue energie civiche, associative, culturali. E d’altra parte una città, se vuole aver cura del suo futuro, non può non prendersi cura della scuola: per far sì che diventi laboratorio di cittadinanze, luogo di fioritura di talenti e capacità.
Si delinea così un orizzonte di lavoro promettente: fare della città una «comunità educativa». Ossia un luogo dove la Scuola, i Servizi educativi, sociali e sanitari, del Pubblico e del Terzo settore, insieme con le reti della società civile, tessono alleanze educative investendo sul bene più prezioso: le nuove generazioni.

In quest’orizzonte – che chiede a ogni realtà di «sconfinare per cooperare», di uscire dai propri recinti per convergere con altri su progetti educativi – non sono poche le realtà già al lavoro. Il cantiere è aperto, e oggi più che mai chiede di essere visto, riconosciuto, sostenuto.

Tre giorni di dibattiti, workshop, laboratori, reading, cene conviviali, per affermare l’idea che la scuola è un bene comune e per condividere la scommessa che istruzione ed educazione non riguardano solo le istituzioni scolastiche, ma chiunque abbia a cuore il destino della convivenza.
Tre giornate per capire come tradurre quell’orizzonte in pratica di lavoro quotidiana. Come trasformare una città in una comunità educativa. A guidarci, autorevoli esperti di vari ambiti ed esperienze generative di cooperazione educativa tra scuola e territorio.