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cosa leggiamo a settembre?

Prima parte dei consigli di lettura, scelti tra le novità editoriali  presenti in biblioteca
 
Quel tipo di ragazza, di Elizabeth Jane Howard 
Collocazione 823.9.HOW
Anne e Edmund Cornhill, entrambi sulla quarantina, sono una coppia felice, appagata e ben assortita. Vivono in un’idilliaca dimora di campagna non lontana da Londra, dove lui si reca ogni giorno per lavoro, mentre lei si dedica alla casa, al giardino, alla gatta incinta e alla cucina, preparando deliziose cene per il marito. Edmund ha una matrigna illustre, la ricchissima Clara, che conduce una vita mondana ed errante e un giorno chiede ai due di ospitare la figlia Arabella, ventenne bellissima e smarrita, che si presenta così alla loro soglia con un ingombrante carico di abiti splendidi e di carenze affettive. La comparsa della ragazza nella vita della coppia è fin da subito destabilizzante: Anne e Edmund, che non hanno figli, si sentono inizialmente chiamati a farle da genitori. Ma Arabella è una seduttrice nata e anche dietro le relazioni più solide si celano delle crepe. Ben presto, infatti, gli equilibri iniziano a traballare e la situazione degenera completamente...
 
Cuori in piena, di Alessio Torino
Collocazione 853.92.TOR
Corsi è venuto a passare l'estate dalla nonna a Pieve Lanterna, un borgo dell'Appennino umbro-marchigiano. Prima di tornare a Roma, il padre, che lo ha accompagnato, gli chiede di giurare che non si tufferà alle Caldare, dove l'anno prima è morto Andrea, il figlio di Arcangelo Gori. Peccato che lungo il corso del Burano si muova tutta l'estate degli adolescenti di Pieve Lanterna. E peccato che Corsi e i suoi amici siano messi di fronte a una nuova tragedia: il cane Asha è stato avvelenato con la metaldeide. Si dice che il colpevole sia Arcangelo Gori, diventato solitario e imprevedibile dopo la morte del figlio. La metaldeide non è il solo veleno di Pieve Lanterna. Ci sono residui che riemergono, attriti, umiliazioni che dai padri passano ai figli e intossicano le relazioni. E tuttavia l'estate è pur sempre estate: si va in bicicletta, si va per torrenti, si va sull'autoscontro e sul calcinculo, ci si tuffa nelle acque gelide delle cascate di Teria. E tutto si fa con un occhio alle ragazze, e specialmente a Federica e Céline, nipoti di minatori in Belgio tornate in visita ai parenti. Corsi si innamora di Céline – in competizione con Brat, il giostraio – e gli amici gli fanno da spalla. La notte di Ferragosto, mentre si accendono i fuochi d'artificio, si sente Arcangelo urlare il suo scomposto dolore. Come in un fossile, il passato si legge crudele e ostinato, e da quell'urlo in poi la violenza accelera, i misteri si infittiscono, prende velocità anche la furia dell'eros adolescente.
 
Cuor contento il ciel lo aiuta, di David Sedaris
Collocazione 813.5.SED
C'è stata un'epoca nella quale i menu dei ristoranti erano stampati su carta e in cui uno si chiedeva se indossare o no una maschera solo la vigilia di Halloween. In quel tempo, non così distante da oggi, David Sedaris passava le sue giornate facendo cose normali. Insomma, più o meno normali. Poi è arrivata la pandemia e anche lui si è ritrovato bloccato in isolamento forzato, senza la possibilità di andare in tournée e di fare le sue letture pubbliche nei teatri (la parte del suo lavoro che preferisce). Per sopravvivere, ha finito per macinare instancabilmente chilometri e chilometri in una città quasi deserta, ha passato l'aspirapolvere nel suo appartamento due volte al giorno e ha riflettuto a lungo su come le lavoratrici del sesso e gli agopuntori potessero cavarsela durante la quarantena. Ora, alle prese con una realtà che si sta stabilizzando in nuove forme, anche Sedaris si riscopre cambiato. Dopo aver offerto invano a uno sconosciuto di pagargli un intervento per rimettersi a posto i denti assai disastrati, decide di raddrizzare i propri, di denti, e si avventura nel mondo con rinnovata fiducia. Rimasto orfano, riflette su cosa significhi, nel suo settimo decennio di vita, non essere più il figlio di qualcuno. In queste pagine irresistibili, Sedaris ci racconta il lato inaspettato, assurdo e toccante dei recenti sconvolgimenti, personali e pubblici, ed esprime con un linguaggio preciso e disarmante la misantropia e il desiderio di connessione che ci guidano. Se proprio dobbiamo vivere in tempi interessanti, non c'è nessuno meglio dell'impareggiabile David Sedaris per raccontarli.
 
Segnali di fuoco, di Dani Shapiro
Collocazione 813.6.SHA
2010, Pennsylvania. Un’antica quercia maestosa si staglia contro la notte stellata di Division Street, nell’elegante sobborgo di Avalon. L’albero magico, lo chiamano da generazioni; col suo tronco immenso, le radici nodose, i grovigli di fiori selvatici ai suoi piedi, domina il suo personale pezzetto di giungla in mezzo alle aiuole pettinate del distinto quartiere. Sotto la quercia sono seduti Ben Wilf, un medico in pensione, e Waldo Shenkman, un ragazzino solitario e geniale, che gli sta mostrando le sue stelle preferite nel cielo nero. Per Waldo, fragile creatura sensibile alla bellezza del mondo, le stelle non sono astri distanti e implacabili, ma amiche, compagne di viaggio che gli illuminano il cammino, segnali di fuoco nella sconfinata oscurità del suo futuro. Waldo non può ricordare che in una notte di dieci anni prima lui e Ben si sono già incontrati; sente tuttavia che parlare con quel signore gentile placa il suo divorante senso di inadeguatezza. Non può nemmeno sapere che continueranno a cercarsi negli anni che verranno, nel tempo e nello spazio, in un destino che li tiene uniti come un filo. In una sera di fine estate di venticinque anni prima, davanti a quella stessa quercia è accaduto un fatto terribile. Da allora, un segreto tormenta il dottor Wilf e i membri della sua famiglia, un segreto di cui non faranno piú parola, nemmeno tra di loro, creando un silenzio che ingoierà per sempre ogni possibile felicità. Anche gli Shenkman, la giovane coppia in attesa di un figlio trasferitasi nel sobborgo molti anni dopo, portano con sé il loro fardello di cose non dette. Sotto il cielo di Division Street, il tempo corre e i destini delle due famiglie si intrecciano, divergono e poi ancora collidono esplodendo come stelle nelle galassie. Tutti si trovano a fare i conti con i vecchi segreti che affiorano inesorabili e i nuovi che chiedono di essere celati, mentre la vita assegna a ciascuno la sua quota di smarrimento e di perdita ma anche di stupore e speranza, di dolore ma anche di infinita bellezza.
 
Così in terra, di Patrick Fogli 
Collocazione 853.92.FOG
Daniel ha cinque anni il giorno in cui varca il cancello dell'Istituto aggrappato alla mano di sua mamma. Hanno camminato a lungo, e quando suor Anna li accoglie, madre e figlio hanno poche parole da spendere, solo bisogno di mangiare qualcosa e riposare. La donna morirà quella notte lasciando il bambino solo al mondo e senza la risposta a molte domande. Domande che ancora tormentano Daniel ora che l'Istituto è solo un ricordo e lui è diventato uno degli uomini più conosciuti del pianeta. I suoi numeri ne hanno fatto il più grande illusionista di tutti i tempi, capace di fare cose mai viste prima. Ma se non si trattasse di un trucco? Daniel è il solo a sapere che non lo è. Lo sa da quando all'Istituto ha spezzato un braccio al suo aguzzino solo pensando di farlo, da quando ha iniziato a sentire i pensieri degli altri, un'onda che lo travolge ogni volta che abbassa le difese, e che con fatica ha imparato a gestire. Da quando ha capito che gli basta desiderare una cosa perché questa accada, come è successo con quella donna che ha strappato alla morte, e quella che invece ha scelto di non salvare. Ma tutto questo è un segreto che nel tempo si è fatto sempre più ingombrante, che l'ha avvelenato lentamente come l'adamantio di Logan, da sempre il suo supereroe preferito, e che l'ha costretto a vivere nella menzogna e nell'incubo di non sapere lui stesso chi sia. O cosa sia. Ora è arrivato il momento di smettere di nascondersi, ma ci sarà un prezzo da pagare.
 
Il quoziente umano, di Simone Perotti 
Collocazione 853.92.PER
Roma, anni Sessanta. Il piccolo Alberto Luca cresce solitario in una casa-prigione, con una madre anaffettiva e un padre assente. Ma non è davvero solo. Di giorno in giorno, di anno in anno, avverte la sensazione di condividere il suo corpo con "un altro". Una condizione che lo incuriosisce, poi lo confonde e lo inquieta. Fino a una notte fatale della tarda adolescenza, quando la lacerazione interiore esplode in modo violento e irreparabile: Alberto e Luca si separano, fisicamente. Luca scappa di casa, alla ricerca di un amore perduto, Alberto rimane, destinato a un futuro borghese e tradizionale. La rotta divergente e controversa delle due vite li porterà negli angoli più lontani della loro esistenza, sempre inseguiti da un'ombra, una presenza o una mancanza indefinibile e minacciosa. Il mare, complice delle rispettive inquietudini, sarà l'unico elemento di contatto dei loro destini. Ma le vicende dei due protagonisti sono anche legate a quelle di Louise, una bambina scampata a un naufragio nell'oceano, che cresce orfana su un'isola sperduta, dove ormai adulta presta servizio nella polizia. Quando un mattino entra nella stanza di un residence dove è stato trovato un cadavere, qualcosa la sconvolge. I suoi incubi, il passato misterioso, le mille bugie sulle quali ha costruito la sua vita hanno qualcosa a che fare con quell'uomo, che non sa riconoscere, che non è uno sconosciuto, che le fa paura.
 
Se esiste un perdono, di Fabiano Massimi
Collocazione 853.92.MAS
La chiamano la Bambina del Sale, perché tutte le sere, quando il buio allaga la città, puoi incontrarla all'imbocco di un vicolo che vende ai passanti sacchetti in tela azzurra con dentro una manciata di sale, introvabile da tempo. Nessuno a Praga conosce il suo nome. Nessuno sa come si procura quella preziosa merce. La Bambina compare dopo il tramonto e scompare prima dell'alba, senza dare confidenza a chi incontra. Una moneta, un sacchetto. Tutto qui. È il 1938. Il furore nazista incombe sulla Cecoslovacchia e Hitler è alle soglie della città. La paura dilaga, soprattutto fra gli ebrei del Ghetto. Non c'è tempo, bisogna fuggire. Bisogna salvare i più deboli, come i bambini senza famiglia, come la Bambina del Sale. Un'impresa impossibile. Eppure c'è un uomo che ci crede, un inglese di origini ebraiche, Nicholas Winton, che tenta il miracolo: allestire treni diretti nel Regno Unito per mettere in salvo quanti più bambini possibile. Tra mille ostacoli logistici e politici, e con l'aiuto della giovane Petra che lo guida in una città a lui sconosciuta e colma di fascino, Winton sta per riuscire nel suo eroico intento. Ma la Bambina del Sale sembra non voglia farsi salvare. Perché quello sguardo sfuggente? Quale segreto nasconde? In questo romanzo, che racconta la vicenda vera e dimenticata di sir Nicholas Winton, tornata alla luce grazie a un commovente video della BBC dove l'uomo ottantenne incontra a sorpresa i “suoi” bambini ormai adulti, Fabiano Massimi ci accompagna in un viaggio fra storia e finzione, rischiarando una delle pagine più oscure del nostro passato con la luce della speranza.
 
Quel che sembriamo, di Hildegard Elisabeth Keller 
Collocazione 833.92.KEL
Nell’estate del 1975 Hannah Arendt vola per un’ultima volta dall’America alla Svizzera. Lì, in un appartato villaggio ticinese, intende trascorrere le vacanze e lavorare un po’ al suo ultimo libro. Ma quell’intervallo di quiete in un luogo a lei tanto caro le offre anche l’opportunità di intraprendere un suggestivo viaggio a ritroso, un viaggio che inizia a New York nel 1941 e dura un’intera vita. Un viaggio in cui la accompagnano gli interlocutori di pensiero che furono per lei – inseparabilmente dal dialogo filosofico – amici, amanti, compagni di studio e di vita, da Walter Benjamin a Martin Heidegger, da Karl Jaspers a Ingeborg Bachmann. Strada facendo, la vediamo in ruoli e situazioni diverse: come donna innamorata, moglie e casalinga, come poetessa e narratrice di fiabe, come docente universitaria e come giornalista al processo contro Adolf Eichmann, a Gerusalemme. Il libro che nasce da quell’esperienza, La banalità del male, spinoso fin dal titolo, scatena controversie che la trascineranno sotto gli impietosi riflettori dell’opinione pubblica, imponendole di pagare un prezzo di cui non ha mai parlato. Anche di questo racconta Hildegard Keller.
 
La casa del destino, di Jessie Burton 
Collocazione 823.92.BUR
Nell’età d’oro di Amsterdam, nel 1705, Thea Brandt compie diciotto anni ed è pronta ad accogliere l’età adulta a braccia aperte. Walter, l’amore della sua vita, l’aspetta nel teatro della città, ma a casa i problemi sono all’ordine del giorno: suo padre Otto e la zia Nella litigano all’infinito, e la famiglia Brandt è costretta a vendere i propri mobili per sopravvivere. Nella cerca disperatamente di salvare la famiglia e mantenere le apparenze, nella speranza di trovare a Thea un marito che le garantirà il futuro. Così, quando ricevono un invito al ballo più esclusivo di Amsterdam, la felicità sembra bussare finalmente alla loro porta. Nuove speranze entrano nella loro vita, promettendo un futuro radioso. Nella non ha dimenticato il miniaturista che è entrato nella sua vita diciotto anni prima per giocare con il suo destino. Forse, ora, è tornato per lei...
 
Il paradosso della sopravvivenza, di Giorgio Falco 
Collocazione 853.92.FAL
Come prima cosa, Federico ha un corpo. Esagerato, ingestibile, deriso a scuola e compatito in famiglia. Un corpo di vent'anni e centocinquanta chili, nato con una fame ancestrale. Di cibo e di altro. Finché quell'appetito incontra lo sguardo di Giulia: ecco che Fede sarà costretto, letteralmente, a sottomettersi a una nuova forma di piacere. Il paradosso della sopravvivenza è un romanzo sullo spazio che occupiamo ogni giorno, quasi senza badarci. E insieme una riflessione sotterranea sul potere che lo sguardo altrui esercita sulle nostre scelte. Soprattutto, è la storia di un corpo ingombrante in un mondo ingombrante, a cui corrispondono desideri ingombranti. Lui si chiama Federico Furlan, detto Fede, ma per tutti a Pratonovo è soltanto «il ciccione». In famiglia, a scuola, e poi da adulto, sul lavoro, Fede non può mai dimenticare il peso che si porta addosso, la tenera e inseparabile corazza di carne che lui foraggia costantemente a suon di cibo. Eppure, anche se infelice, Fede si sente invincibile. Il suo medico gli ha illustrato «il paradosso della sopravvivenza», bizzarra teoria clinica secondo cui le persone obese avrebbero un tasso di mortalità inferiore rispetto a quelle normopeso, come se il grasso facesse da scudo alle minacce del mondo. Le cose cambiano quando Fede conosce Giulia, consapevole di essere bellissima e forse ignara di trovarsi pericolosamente vicina all'anoressia. È lei a proporgli un gioco dalle regole spietate. Provate a immaginarli nudi, l'uno di fronte all'altra, lei quasi invisibile e lui che riempie tutto lo spazio: durante i loro incontri Fede ha il divieto assoluto di toccarla, e l'obbligo di mangiare senza sosta tonnellate di cibo. Giulia lo domina, fredda e dispotica, e per difendersi non c'è corazza che tenga. Cosí, pieno di vergogna, Fede prende l'unica strada che gli resta: quella della fuga. Giorgio Falco ha scritto un romanzo che contiene moltitudini: la desolazione di un paesaggio alpino non troppo dissimile dalle periferie industriali, la reificazione delle emozioni e dei pensieri, il controllo che la pornografia esercita sulle nostre pulsioni, la lotta quotidiana per la sopravvivenza che regala improvvisi lampi di comicità.
 
 
 
 
Pagina a cura di Giulia Sampieri