cosa leggiamo ad ottobre?
Prima parte dei consigli di lettura del mese, scelti tra le novità in biblioteca!
Granita e baguette. Una notte d'amore a Parigi al sapore di Sicilia,
di Catena Fiorello Galeano
Collocazione 853.92.FIO
Una commedia brillante tra la Sicilia profonda e la Ville Lumière. A giugno Monte Pepe si prepara all’arrivo dell’estate. Che camurria! Da due anni ormai nel piccolo borgo immerso tra le montagne siciliane si attendono orde di turisti curiosi di assaggiare gli arancini più famosi dell’isola, e non solo, e conoscere Rosa, Nunziatina, Maria, Giuseppa e Sarina, “le Signore di Monte Pepe”, proprietarie dell’ormai noto “Regno degli arancini”. Fra amori finiti, nuove relazioni che stanno per cominciare, partenze, arrivi, delusioni, speranze nel cuore, c’è una novità che le rende elettrizzate e preoccupate allo stesso tempo: Luciano Bellini, ex direttore di un albergo poco distante da Monte Pepe, chiamato a Parigi a dirigere un hotel a cinque stelle, ha invitato le Signore di Monte Pepe nella capitale. Il loro compito è incantare i clienti più ricchi ed esigenti dell’albergo con una cena sontuosa, a base dei profumi, dei colori e dei sapori dei piatti siciliani. E Parigi è il luogo adatto per sognare, circondati dalla bellezza e dall’eleganza, e perché no, imbattersi anche in un nuovo amore, specialmente per chi ormai non ci crede più.
Mi amo, ti amo, di María Esclapez
Collocazione 158.2.ESC
Una relazione tossica è una relazione che genera sofferenza. Qualcosa di cattivo o dannoso, che svilisce la nostra autostima e spegne la fiducia in noi stessi. Che ci impedisce di fiorire, come persone, in un rapporto di coppia sano e funzionale. Eppure, molto spesso i miti dell'amore romantico, o il nostro vissuto, ovvero le esperienze del passato, i rapporti a volte traumatici con i genitori, gli amici, i partner, ci impediscono di riconoscere la tossicità del legame che stiamo vivendo, di coglierne le ragioni profonde o i segnali premonitori, di trovare il coraggio di porvi fine. Viviamo prigionieri della nostra dipendenza emotiva e acconsentiamo a mettere da parte bisogni e aspirazioni per soddisfare quelli dell'altro. Giustifichiamo la gelosia e accettiamo il controllo ossessivo. Fingiamo di ignorare i silenzi colpevolizzanti, il vittimismo che sempre maschera la violenza. Chiamiamo amore la manipolazione e il desiderio di possesso. Cediamo ai ricatti. Per paura dell'abbandono e della solitudine siamo disposti ad annientarci. Ci illudiamo che un giorno possa cambiare. E invece... E invece María Esclapez, psicologa clinica, sessuologa e terapeuta di coppia, in Mi amo, ti amo ci ricorda che è possibile riconoscere le relazioni tossiche e difendersi dai partner pericolosi fin dal primo campanello d'allarme. Che è importante sottrarsi alla trappola della dipendenza affettiva e trovare la stabilità emotiva in un rapporto maturo e appagante. Farlo, però, richiede impegno e fatica, un lavoro continuo su ciò che vogliamo essere, in primo luogo per noi, e poi per la persona che amiamo. Una relazione sana, infatti, è un lento processo di apprendimento, un cantiere sempre aperto dove impariamo ad amare noi stessi, a tener conto dei nostri bisogni, ad apprezzarci per quello che siamo. Una relazione sana, ci dice Esclapez, si basa sulla disponibilità ad accogliere il cambiamento, sul dialogo e sul reciproco rispetto. Sui limiti posti a tutela del nostro benessere fisico e mentale. Sul principio incontrovertibile che là dove c'è sofferenza non c'è amore.
Birnam Wood, di Eleanor Catton
Collocazione 823.92.CAT
Il collettivo ecologista Birnam Wood è sempre a caccia di nuovi terreni da coltivare abusivamente. Una disastrosa frana nel Parco nazionale del Korowai, in Nuova Zelanda, sembra offrire loro l’occasione sperata. Ma quella terra ferita è oggetto di altri disegni. Chi avrà la meglio? L’ambiziosa leader del collettivo, Mira, i vecchi proprietari terrieri, i Darvish, o l’inquietante miliardario Lemoine, magnate dell’industria della sorveglianza, convinto di essere un dio? Fra droni di ultima generazione e boschi shakespeariani, Eleanor Catton ha scritto un affilato thriller psicologico sui lupi e gli agnelli del nostro tempo, e su quanto può essere difficile distinguerli. C’è chi lo definisce una start-up, chi una pop-up. Chi sottolinea il suo essere bio e local, «un po’ come Uber e un po’ come Airbnb». Si professa anticapitalista, intersezionalista, ecologista. È il Birnam Wood, un collettivo di orticoltori militanti neozelandesi che svolgono azioni di guerrilla gardening, coltivando abusivamente appezzamenti altrui perché la terra è di chi la lavora. La fondatrice del collettivo, Mira Bunting, ventinovenne ambiziosa e volitiva, e la sua amica e seconda in comando Shelley Noakes, ormai stufa del proprio ruolo di eterna subalterna e pronta a mollare tutto, sono in attesa di quella «svolta» che cambierebbe le sorti del progetto, ma che sembra non arrivare mai. L’occasione pare venire dalla tenuta di Thorndike, nel Parco nazionale del Korowai, di proprietà di Lady Jill Darvish e del suo consorte Sir Owen, due perfetti campioni del patriottismo e della forza di carattere kiwi. Una terribile frana ha ucciso cinque operai e isolato del tutto la tenuta, rendendola un lotto perfetto per un’azione di orticoltura clandestina. Ma giungendo sul posto per un sopralluogo, Mira scopre che, invece dei boschi inabitati che si aspettava, c’è un piccolo aereo privato parcheggiato sul campo. E da lì scende Robert Lemoine. Ambiguo e affascinante, Lemoine è un miliardario americano che ha fatto fortuna con l’industria della sorveglianza. È a Thorndike con un progetto, ed è chiaro che lo perseguirà a ogni costo. I due si guardano e in qualche modo si riconoscono; imprevedibilmente, il super ricco fa ai Birnam Wood un’offerta che non si può rifiutare. Lemoine incarna l’orrore del neoliberismo, l’avversario per antonomasia, l’antitesi naturale per un collettivo come il loro, e c’è chi è contrario, primo fra tutti Tony Gallo. Attivista radicale, aspirante giornalista e vecchia fiamma di Mira, Tony si oppone con ogni mezzo a quella innaturale promiscuità col nemico, nel quale peraltro individua un potenziale rivale in amore. Ma la macchina è in moto e i suoi ingranaggi stritolano. Ne nasce un thriller psicologico fittissimo, fatto di doppi e tripli giochi, di colpi di scena e tradimenti incrociati, sotto l’occhio incessante dei droni che volteggiano in cielo; ma anche un romanzo di raro acume sulle relazioni fra gli individui e le dinamiche che le abitano. In palio c’è l’innocenza dell’anima e la vita stessa. «Macbeth non sarà vinto fino a quando il gran bosco di Birnam non avanzi contro di lui», profetizza una strega nel dramma shakespeariano. «Allora, mai», s’illude Macbeth. Sbagliando.
Pietra dolce, di Valeria Tron
Collocazione 853.92.TRO
In Val Germanasca la natura detta le proprie volontà: nella miniera di talco, negli orti, nei boschi, nelle borgate cheguardano la cascata. Così accade anche il giorno del crollo: tre boati tanto forti da far tremare la montagna. Due minatori mancano all’appello e nel piazzale si scava tra i detriti. L’ultimo a uscire dal foro nella roccia è un giovane che tutti conoscono. Si chiama Lisse, senza la U, e in quella lettera mancante è già scritta gran parte della sua vita. È ferito, eppure a far sanguinare l’animo di Lisse sono ben altri tagli. Quell’uomo partorito in un prato, accolto e nutrito dalla sua gente, è anche l’invisibile, il senza-storia, esiliato entro i confini della sua Valle. Stravolto da quell’ennesimasciagura, Lisse si rifugia in una baracca a Paraut, dove è nato. Giosuè Frillobèc, l’amico di sempre che zoppica sulle parole, non può stare a guardare. E con lui nemmeno Mina, che ha cresciuto entrambi come una madre; e Lumière, il gigante che fa oracoli; e Tedesc, il vecchio liutaio che parla tre lingue. Insieme escogiteranno un piano per riportare Lisse a casa e restituirgli speranza, immaginarsi ancora possibile. L’arrivo di Alma, partita dall’Argentina con una chitarra in spalla, porterà nelle loro vite il canto delle Ande e un sogno gentile da coltivare. Passano molti anni,Frillobèc ha lasciato la Valle e vive isolato tra le colline, con la sola compagnia di una corva. A spezzare la sua solitudine è l’improvvisa visita di un ragazzo, Jul, venuto dalle montagne a riportargli un oggetto che gli è appartenuto. Insieme cuciranno la storia, gli amori distanti un oceano, le libertà sfilacciate dal tempo, le promesse incompiute. Una miniera di piccole cose, incise nella pietra dolce.
Io sono Marie Curie, di Sara Rattaro
Collocazione 853.92.RAT
Parigi, 1894. Mentre si immerge nelle intricate ricerche per la sua seconda laurea in Matematica, dopo aver conseguito quella in Fisica, Marie s'imbatte in Pierre, un animo affine in grado di decifrare la sua mente complessa. Tra loro nasce un connubio di intelletti straordinari, uniti dalla sete di conoscenza e dalla volontà di esplorare insieme gli enigmi dell'universo. Tuttavia, Marie fin da giovane si rivela essere una donna particolare: rifiuta il destino di moglie tradizionale, respingendo l'idea di confinarsi tra le mura domestiche. Per lei, l'amore per la scienza è un compagno di viaggio nel sogno comune, un'ossessione che la guida lungo un percorso inedito. Quando si ritrova improvvisamente sola, costretta a confrontarsi con l'ostilità dell'ambiente scientifico maschilista e conservatore, inizia una battaglia per affermare la sua identità e il suo ruolo nel mondo. La vita di Marie prende così svolte inaspettate, mettendo alla prova la sua forza e la sua determinazione. Tra avventure misteriose e sfide personali, la scienziata che avrebbe successivamente conquistato ben due premi Nobel si trova a lottare non solo contro le forze della natura, ma anche contro un'epoca che fatica ad accettare il genio femminile.
Vicino a una grande foresta, di Leo Vardiashvili
Collocazione 823.92.VAR
Saba era un bambino quando con il fratello Sandro e il padre Irakli ha lasciato la Georgia devastata dalla guerra civile per cominciare una nuova vita a Londra. Eka, la madre, non è mai riuscita a raggiungerli. Vent'anni dopo Irakli torna a Tbilisi e scompare. Sandro va a cercarlo e scompare. Saba arriva nella città della sua infanzia, invasa dagli animali fuggiti dallo zoo, per ritrovare il padre che ha seminato indizi e messaggi elusivi: “Devo andarmene prima che quella gente mi prenda. Forse in montagna sarò al sicuro. Ho lasciato una traccia che non posso cancellare. Non seguitela.” A guidarlo nella sua ricerca è un tassista, Nodar, confuso, alcolico Virgilio a sua volta ossessionato da una persona scomparsa: Natia, la sua bambina. Braccato dalla polizia, inseguito dai suoi fantasmi che si riaccendono uno a uno, Saba scoprirà che tutte le strade portano indietro, al cuore di un conflitto ancora in corso, verso i segreti custoditi dalle foreste della Georgia. Luogo concreto e simbolico, teatro di una guerra senza fine combattuta da un popolo che come tutti i popoli vuole sopravvivere, anzi, vivere, e insieme tenere con sé la memoria di persone e cose che non ci sono più. Un romanzo potente, drammatico, grottesco, che ha il passo senza tempo dell'epica ed è insieme di bruciante attualità.
Il sentiero selvatico, di Matteo Righetto
Collocazione 853.92.RIG
Piove da più di un mese a Larzonèi. Nel paesino ai piedi delle Dolomiti bellunesi gli anziani giurano di non aver mai visto cadere dal cielo tanta acqua. E sotto l’acqua si riuniscono il 2 novembre del 1913 per la messa del giorno dei morti. Ci sono tutte le famiglie della zona, anche i Thaler, con la loro unica figlia di sei anni, Katharina. D’improvviso e inspiegabilmente, nel mezzo della liturgia, la bimba sparisce nel nulla. Il paese intero la cerca tra i boschi per tutta la notte, invano. La piccola Tina riappare da sola il giorno dopo, proprio quando finalmente cessa la pioggia. Sta bene, ma non ricorda nulla di quel che le è accaduto, e tra i paesani cominciano a correre strane e malevole voci. Presto per tutti Tina diventa la strìa, la strega che è stata rapita dai morti, che ha conosciuto il diavolo. L’unico rifugio, il luogo dove trova pace e sicurezza, è il monte Pore con i suoi boschi, i torrenti e gli animali selvatici che lo rendono vivo. Tina Thaler è già una leggenda, una vecchia cacciatrice che vive sulla montagna, quando la incontriamo ne "La stanza delle mele". In queste pagine ci addentriamo nella sua vita, a ritroso nel tempo, fino a scoprire i misteri che la avvolgono e le scelte coraggiose che la portano ad essere la guardiana della natura dolomitica, come uno spirito antico che cammina per prati e vette e che, come gli animali selvatici, si lascia vedere solo se è lei a deciderlo.
La Compagnia degli enigmisti, di Samuel Burr
Collocazione 823.92.BUR
In una magione del Bedfordshire che ha visto giorni migliori, di proprietà della celebre enigmista Philippa Allsbrook, un eccentrico gruppo composto da sciaradisti e sciaradiste, creatori e creatrici di rebus e labirinti, enigmisti ed enigmiste per lo più ottuagenari trascorre la propria esistenza ideando e risolvendo rompicapi. Le loro menti sono le più acute e affinate d'Inghilterra, eppure c'è un segreto che nemmeno i soci della Compagnia conoscono, un segreto che Philippa, sul letto di morte, affida a Clayton Stumper, il giovane uomo che lei stessa, un giorno di venticinque anni prima, ha trovato abbandonato in fasce fuori dalla porta della villa. Clay, allevato dai più brillanti geni del secolo scorso, si veste come un uomo d'altri tempi, beve sherry e non sa niente delle proprie origini. Ma, forse, il fitto mistero che ammanta il suo passato può trovare una soluzione grazie alla curiosa scatola che Philippa gli ha lasciato in eredità. Aiutato dalla bislacca quanto astuta Compagnia, Clayton (e con lui il lettore) cercherà di decifrare gli indizi contenuti nel cofanetto in un viaggio fra labirinti e rompicapi che, forse, lo porteranno a sciogliere l'enigma più difficile di tutti, quello che riguarda chi siamo veramente.
Le otto vite di una centenaria senza nome, di Mirinae Lee
Collocazione 823.92.LEE
Tre parole per riassumere la propria esistenza. È l'invito che un'impiegata della casa di riposo rivolge ai residenti per raccontare la loro vita. A quasi cento anni, Mook Miran pensava che avrebbe portato i suoi segreti nella tomba, invece quell'estranea le sta offrendo l'occasione per fare finalmente pace col proprio passato. Tre parole, però, non le bastano, e ne sceglie sette: schiava, artista della fuga, assassina, terrorista, spia, amante. E madre. Perché altrettante sono le vite che ha vissuto, le identità che ha dovuto assumere. Sotto lo sguardo attonito di quella che chiama affettuosamente «la sua biografa», la signora Mook parla della fame e delle privazioni che ha sofferto nascendo in una Corea occupata dall'esercito giapponese; delle tragedie che ha affrontato durante la Seconda guerra mondiale; delle scelte terribili che ha sostenuto per superare le tempeste di anni densi e implacabili; delle persone che ha imbrogliato e di quelle che ha ucciso. Non importa quale difficoltà le sia stata messa di fronte, lei ha sempre trovato la forza di sopravvivere, anche a rischio di pagare un prezzo altissimo. A poco a poco, dalle sue storie emerge la figura di una donna enigmatica e camaleontica, capace di adattarsi a ogni situazione, di combattere con efferata ferocia e di amare col trasporto assoluto di chi teme il rimpianto più della morte. Una donna che non si arrende davanti alle avversità e che affronta il destino a testa alta e alle sue condizioni. Anche quando arriva il momento di sciogliere il mistero della sua ottava e ultima vita... Grazie alla sua prosa al tempo stesso lirica e spietata, Mirinae Lee tratteggia una protagonista unica e dal fascino irresistibile, un enigma che il lettore è chiamato a risolvere ricomponendo i tasselli di una storia luminosa e travolgente, che arriva dritta al cuore.
Avete presente l'amore?, di Dolly Alderton
Collocazione 823.92.ALD
Trentacinquenne con il sogno di diventare uno stand-up comedian di successo, Andy è un’anima che gira a vuoto. Da quando la sua ragazza l’ha lasciato, ha in testa mille domande su di sé, ma una più delle altre lo tiene sveglio e lo sballotta per le strade di Londra: perché l’unica donna che abbia mai davvero amato se ne è andata così, dall’oggi al domani? Senza più una casa, Andy si trasferisce prima dalla madre e poi nella camera degli ospiti di una coppia di amici, e intanto divaga: giorno e notte si abbandona a gratuiti esercizi mentali, compila lunghe liste di dubbi su Jen, sulla fine della loro relazione, sperando così di sciogliere il mistero dei propri insuccessi e di riuscire a voltare pagina. Tra fallimenti professionali, grotteschi tentativi di riallacciare i rapporti con ex fidanzate dei tempi della scuola, sbronze sconsolanti e coinquilini complottisti ultrasettantenni, capirà che per uscire dalla prigione della propria nostalgia e diventare finalmente l’adulto che si è sempre rifiutato di essere, dovrà mettere in discussione tutto quello che credeva di sapere sulle donne, su se stesso e sull’amore. Con l’ironia e l’acume che l’hanno resa un’autrice di culto in tutto il mondo, Alderton torna alle origini e mette in scena relazioni, rotture e cuori infranti di una generazione di uomini e donne alle prese con la sfida più grande: sopravvivere all’età adulta.