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Cosa leggiamo a giugno?

Prima parte dei consigli di lettura del mese, scelti tra le novità editoriali presenti in biblioteca!
 
I bambini di Himmler, di Caroline de Mulder
Collocazione 843.92.MUL
Baviera, 1944. C’è profumo di sapone di Marsiglia e di latte dolce nel reparto maternità di Heim Hochland dove Renée ha trovato rifugio. Nonostante non parli tedesco, tra tovaglie floreali e zuppiere fumanti quel posto le sembra più una casa per vacanze che una clinica. Ci è arrivata esausta e impaurita dopo il duro viaggio dalla Francia. Appena ha scoperto di essere incinta di Artur, l’ufficiale delle SS, è scappata via. Ma nell’immacolato ospedale voluto da Himmler per le mamme e i neonati del Reich, quanto potrà ancora reggere la calma apparente, ora che gli echi della guerra si fanno sempre più vicini? Ora che anche Schwester Helga, l’infermiera più votata alla causa nazista, fatica ad accettare la tragica sorte inflitta ai bambini che non soddisfano i criteri richiesti? “I bambini di Himmler” è un romanzo che conquista e commuove. Uno squarcio di luce su una pagina oscura e sconosciuta della storia.
 
Stazione undici, di Emily St. John Mandel
Collocazione 813.6.MAN
Kirsten Raymonde non ha mai dimenticato la sera in cui Arthur Leander, famoso attore di Hollywood, ebbe un attacco di cuore sul palco durante una rappresentazione del Re Lear. Fu la sera in cui una devastante epidemia di influenza colpì la città e, nel giro di poche settimane, la società, così com’era, non esisteva più. Vent’anni più tardi, Kirsten si sposta tra gli accampamenti sparsi in questo nuovo mondo con un piccolo gruppo di attori e musicisti. Si fanno chiamare Orchestra Sinfonica Itinerante e si dedicano a mantenere vivo ciò che resta dell’arte e della musica per il bene dell’umanità. Ma quando arrivano a St. Deborah by the Water si trovano di fronte un profeta violento che minaccia l’esistenza stessa del loro piccolo gruppo. L’Orchestra Sinfonica Itinerante deve lottare per sopravvivere, finché un evento imprevedibile unisce tutti i personaggi rimescolando ancora una volta le carte in tavola. Riuscirà l’umanità a sconfiggere i suoi fantasmi e conquistare un nuovo futuro?
 
Dolci misteri alla libreria Cinnamon Bun, di Laurie Gilmore
Collocazione 813.6.MCT
Una nuova storia d'amore molto speziata vi aspetta a Dream Harbor. Quando un messaggio segreto viene trovato nascosto in un volume della libreria Cinnamon Bun, Hazel non riesce a decifrarlo. Mentre altre strane sottolineature compaiono tra le pagine, decide di seguire la scia di indizi, ma ha bisogno di qualcuno che le possa dare una mano. Il meraviglioso ed estroverso pescatore Noah è sempre pronto per un'avventura. E una caccia al tesoro sembra molto divertente. Ancora meglio se a volere il suo aiuto è la graziosa libraia di cui è innamorato da mesi! Hazel non è alla ricerca di una storia d'amore, ma mentre la caccia al tesoro porta lei e Noah in giro per Dream Harbor, la loro innegabile alchimia potrebbe essere bollente tanto quanto i bun alla cannella appena sfornati che vengono venduti nella libreria...
 
Il tagliapietre, di Cormac McCarthy
Collocazione 813.5.MCA
Sipario. In scena quattro generazioni della famiglia Telfair, scalpellini neri di Louisville, Kentucky. Il protagonista, Ben, ha imparato dal nonno Papaw che «un muro è fatto allo stesso modo in cui è fatto il mondo. Una casa, un tempio». Così, ora che la vocazione del taglio della pietra in famiglia si va esaurendo, Ben dovrà fare come la casa e il tempio, e come quelli resistere e restare. L’ultima opera ancora inedita dell’autore di “Il passeggero” e “La strada”, l’unica nata in forma teatrale, vede la stampa dopo quasi quarant’anni dalla sua stesura, e incastona la tessera finale in un mosaico immaginifico che non cessa di stupirci. Scritto alla fine degli anni Ottanta, poco dopo “Meridiano di sangue”, pubblicato nel 1994, contemporaneamente alla “Trilogia della frontiera”, il dramma in cinque atti “Il tagliapietre” non ha avuto la stessa fortuna dei capolavori suoi coevi e non ha mai visto una rappresentazione scenica se non parziale. Perché? Ben Telfair, protagonista dell’opera nonché suo deus ex machina, chiamato a riflessioni dall’alto peso specifico, è uno scalpellino nero poco più che trentenne che ha abbandonato gli studi in psicologia per dedicarsi alla lavorazione della pietra come suo nonno, l’ultracentenario Papaw. A legare i due uomini non c’è solo l’arte della costruzione muraria – «il mestiere» come Papaw ama definirlo, quasi non ve ne fossero altri. Ciò che Ben ha scelto di abbracciare è un intero sistema di valori, improntato a rettitudine e onestà. Il resto della famiglia ha scelto diversamente: la moglie di Ben, Maven, ambisce alla professione di avvocato; suo padre, Big Ben, alla pietra ha preferito il cemento e le ricchezze che è in grado di produrre, mentre suo nipote, Soldier, ha fatalmente ripudiato un materiale come l’altro. Ben ha radici solide e crede di poter aggiustare tutto. Ma non può. Per quale ragione, dunque, questo quintessenziale paladino mccarthiano non ha mai trovato posto su un palcoscenico? Troppo ricco il linguaggio, è stato detto, dilatato fra il dialetto del Sud e la solenne prosa biblica, troppo metafisico il sottotesto, troppo ardito l’alternarsi dei due Ben sulla scena. Forse, invece, “Il tagliapietre” ha solo scontato un gap temporale. Ora, dopo i dialoghi serrati di Bianco e Nero in “Sunset Limited” e la resilienza testarda del padre in “La strada”; dopo le struggenti peregrinazioni di Bobby Western nel “Passeggero”, è tempo che anche Ben Telfair si unisca alla schiera degli eroi mccarthiani che portano il fuoco e che “Il tagliapietre” vada a occupare il posto che gli compete.
 
L'antico amore, di Maurizio de Giovanni 
Collocazione 853.92.DEG
Ci inseguirà per tutto il tempo del romanzo. È la voce di un poeta latino del primo secolo avanti Cristo. È la voce di un condannato all'amore di una donna che l'ha straziato e continua a straziarlo rinnovando la smagliante ossessione di un desiderio inesausto. A quella voce sembrano rispondere le vicende di un giovane professore consumato dalla vita coniugale infelice, dalla vita accademica disertata dagli studenti, ma costantemente acceso dalla passione dello studio e, un giorno, dalla lama di luce che riverbera, a sorpresa, negli occhi di una studentessa. E poi ecco la quotidianità di Oxana, la devota badante moldava che si prende cura del Vecchio, e di lui, svagato e pensoso, riconosce il vento felice di una ossessione che lo sorprende, come dovesse tutto a un tratto essere lama di luce, un limpido verso latino, e amore, antico amore.
 
La biblioteca dei manoscritti perduti, di Benito Olmo
Collocazione 863.7.OLM
Una serie di omicidi e una ricercatrice di libri antichi: qual è il nesso? Greta è una rinomata cercatrice di libri rari e preziosi, nonostante la sua popolarità sia colata a picco a causa della scomparsa della prima edizione di un Borges che doveva valutare. Affogata nei debiti e nella sfiducia dei suoi colleghi, accetta un incarico insolito: ritrovare la biblioteca della famiglia Fritz-Briones, andata perduta durante la seconda guerra mondiale. L’indagine la condurrà sino a Berlino, dove constaterà che i nazisti portarono a termine il più grande furto di libri della storia, ma non soltanto: qualcuno sta uccidendo bibliofili, librai e collezionisti di tutto il mondo per cercare di ricostruire la mitica Biblioteca della Comunità Israelitica di Roma, che fu saccheggiata e occultata dal Terzo Reich. Greta, pur intuendo che la situazione è rischiosa, non riesce a resistere. Quale amante dei libri ignorerebbe le tracce di quella leggendaria collezione? Poco importa che la sua vita potrebbe essere in pericolo. Quello che non sa è che questa avventura la porterà a scoprire una verità su sé stessa per la quale, forse, non è pronta. «Alla fine, un libro vale quello che qualcuno è disposto a pagare per averlo. Come tante cose nella vita.» «Un romanzo che si legge tutto d’un fiato, in cui non mancheranno colpi di scena e sorprese.» «Se c’è una cosa che piace a noi lettori sono i libri che parlano di libri, ecco perché questo romanzo che Benito Olmo presenta come una caccia al tesoro, dove i libri sono i veri protagonisti, è stata per me una lettura emozionante.» «Un thriller dal ritmo incalzante.» «Con una trama coinvolgente, personaggi indimenticabili e una prosa squisita, Benito Olmo ha creato un’opera che lascerà un segno indelebile nella mente e nel cuore di chiunque la leggerà.» Benito Olmo È nato a Cadice nel 1980. Nel corso della sua carriera, molti dei suoi romanzi sono stati finalisti a premi come il Santa Cruz, il Premio Cartagena Negra e il Tormo Negro-Masfarné. La biblioteca dei manoscritti perduti è a oggi il suo romanzo più ambizioso e il primo pubblicato in Italia.
 
Il destino è nel carattere, di Sang Young Park
Collocazione 895.73.PAR
Liberarsi dalla famiglia, lasciarsi la provincia alle spalle. Studiare in un'università prestigiosa e poi trovare un'occupazione. Impegnarsi in una relazione di lunga durata, sperando che tutto vada per il verso giusto. Le vite e i destini dei giovani protagonisti del nuovo libro di Sang Young Park si svolgono e si intrecciano nella frenetica Seoul, mentre la città porta via come una corrente i primi anni dell'età adulta. Nam-jun è entusiasta del suo primo impiego ma, quando diventa un volto noto della televisione, la sua relazione con un altro uomo si fa scomoda; Chanho sa che non si può fare a meno né dell'amore né del lavoro, e che non sempre si riesce in entrambi; per Cheolu la fotografia è tutto, finché un dolore troppo grande priva il mondo di ogni bellezza; Hanyeong, invece, si scopre inerte di fronte alle donne della sua vita che vedono svanire i propri sogni di libertà.
L'arte del matrimonio, di Stephanie Bishop 
Collocazione 823.92.BIS
Lucie e Patrick hanno deciso di festeggiare il loro anniversario di matrimonio con una crociera che dall’Alaska li porterà oltre lo stretto di Bering e al largo della costa russa, fino al Giappone. Lei è una scrittrice; lui il suo ex professore, un regista di culto, ed è molto più vecchio. Quando si sono conosciuti, davanti agli occhi adoranti di una giovanissima Lucie, Patrick era una figura leggendaria. Ma adesso che lei si è fatta strada nel mondo editoriale, pubblicando un romanzo dopo l’altro e ottenendo un discreto successo, l’aura di lui sta quasi sbiadendo, l’asimmetria tra di loro sta lasciando il posto a un pericoloso equilibrio. O peggio: l’arte di J.B. – lo pseudonimo con cui Lucie è arrivata a migliaia di lettrici e lettori – rischia di mettere in ombra quella di Patrick. Per giorni, marito e moglie navigano sotto il sole. Bevono, leggono, dormono, fanno sesso. Intorno c’è solo acqua scura. Poi arriva una tempesta, Patrick finisce in mare e J.B., rimasta sola, inizia a indagare su cosa sia realmente successo – non solo a suo marito, ma anche al suo matrimonio. Un romanzo intrigante e sensuale sul rapporto di coppia, il lavoro culturale e le dinamiche di potere che minano le relazioni. Un’affilata riflessione sull’arte e la finzione che contiene un avvertimento: «Tutto quello che si scrive nei libri può essere usato contro chi l’ha scritto.»
 
Eravamo come fratelli, di Daniel Schulz
Collocazione 833.92.SCH
1989, il Muro di Berlino sta per cadere e nella DDR al tramonto quattro bambini discutono un piano per rubare una pistola e scatenare una guerra contro la Germania Ovest. La guerra non scoppia, ma nel giro di poco la Germania Est cessa di esistere lasciando smarriti i suoi abitanti. Un romanzo di formazione al contrario, che si legge trattenendo il fiato mentre la narrazione si fa sempre più inquietante e dura e il protagonista, da giovane ingenuo e timido, si vede circondato da amici che collezionano cimeli del Terzo Reich, scatenano risse e si rasano i capelli a zero coltivando idee antisemite. Come è stato possibile che i pionieri del socialismo crescessero e si trasformassero in neonazisti e picchiatori? Un romanzo poetico, crudo e politico, descrizione magistrale dei giovani nati in DDR e cresciuti durante gli anni Novanta con il mito dell’Occidente e le svastiche tatuate sul petto.
La pietra della strega, di Sinéad Gleeson
Collocazione 823.92.GLE
Nell, artista visiva dallo spirito libero e inquieto, è tornata a casa, nella sua isola al largo della costa irlandese, lontano da tutto. Paesaggi solitari e un folklore antico che parla di voci notturne e antiche maledizioni. Un suono soprannaturale che segna sparizioni misteriose e fatti inspiegabili. Un legame improvvisato con un uomo interessante che però non placa la sua inquietudine. E poi una nuova sfida: Nell riceve e accetta un invito da Maman, enigmatica guida delle Iníon, la comunità isolata di donne reiette e fuggitive che vive in cima alla scogliera. Dovrà unirsi a loro, imparare a conoscerle e produrre un'opera che possa celebrare lo spirito del loro progetto. Nell entra così in un cerchio magico di legami e segreti che verrà minato nel profondo quando un estraneo in cerca di sensazionalismi cercherà di introdursi nella comunità, scatenando una serie di eventi inarrestabili.